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Il Dario è diventato grande
2. Monza, l'ultima delle province
Don Chisciotte


Dario Allevi

Finalmente il Dario è diventato grande, si è conclusa anche per lui l'eterna fase adolescenziale, che nell'Occidente opulento, oramai ha preso il sopravvento.
Il piccolo Dario, ve lo ricordate? Solo pochi anni fa scalpitava, urlava, minacciava, dagli scranni comunali dell'opposizione, chiunque osasse parlare, dell'allora maggioranza, in contrasto con la sua personale arroganza.

Come non ricordare le sue dotte citazioni sul Mussolini civilizzatore, muratore, costruttore di ponti (a mo'!), in quella terra d'Africa, che persino i bambini sanno oramai esser stata, dai fascisti, gasata, deturpata e saccheggiata.
O le sue lungimiranti iniziative, che portarono il “caso Monza” in Parlamento – no, non per la Provincia – ma perché l'ANPI tesserava una classe di studenti, con dirigenti, professori e genitori consenzienti!
O ancora quando minacciava, i suoi acerrimi nemici, dei centri sociali autogestiti, di pensarci Lui con i suoi “ragazzi”, se non ci pensava la Polizia, a sgombrarli da via Boccaccio … perBacco!
Ah … quanta strada ha fatto il piccolo Dario, bisogna dargliene atto. Ora è diventato grande, non deve più battere i pugni sugli scranni, ora anche lui ha la sua Poltrona, e il bon-ton la fa da padrona. In realtà smanie da grande le ha sempre avute, difatti non ha mai presentato, una, che sia una, dichiarazione dei redditi al volgo, come dovrebbero fare tutti i politici nel nostro bel paese, quando occupano posti di potere.

Comunque sia, tutto bene, non fosse per quel grande rompiscatole di messer Losa, campanilista fuori moda, che gli mette i bastoni fra le ruote, dichiarando dalle colonne de il Cittadino, che il Dario è un ex fascista, ed è pure nato, anzi … soprattutto … è nato a Roma!
Povero il Dario, è mica colpa sua dove è nato o quale sia il suo passato adolescenziale e se il Losa, non lo vuol capire, quelle sono faccende del passato, perché oramai il Dario è diventato grande.
E se Berlusconi, La Russa e Bossi a Roma hanno deciso, che è lui, nato a Roma, a dover gareggiare per l'ultima delle provincie, a capo di quella terra che ha fatto dello slogan “Roma ladrona”, una delle sue ragion d'esser, a lui cosa gliene può fregare e non pensa certo a disertare. Se quella è la strada per diventare grande, la risposta è una sola: OBBEDISCO! – e di tutto il resto me ne infischio.
Un solo invito a Dario, mi permetto di fare: “Fuga ogni dubbio al volgo Brianzolo, e spiega che tu la dichiarazione dei redditi non l'hai mai presentata, ne mai la presenterai, non perché sei nato a Roma, ma perché la pensi come il Benito, che con tono ardito affermava: “IO ME NE FREGO!” – non solo del volgo, ma del mondo intero!”.

I miei ossequi.
Don Chisciotte


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  26 aprile 2009